Chi Siamo

La Comunità delle Suore Minime della Passione di N.S.G.C. opera dal 1967 sul quartiere San Paolo di Bari a favore dell'infanzia. L'istituto prende il nome del benefattore Pietro Alberotanza che, grazie alla donazione del suolo, ha reso possibile la realizzazione dell'opera educativa.

Inizialmente la Comunità fu accolta nei locali della parrocchia San Paolo, dove prestava servizio di catechesi. Successivamente, per rispondere ai bisogni di un quartiere periferico privo di servizi educativi e con un tessuto sociale precario, nel 1969 avvia l’insegnamento della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria, accogliendo bambini provenienti dalle diverse estrazioni sociali.
L’ampliamento del quartiere e l’aumento demografico spingono la Comunità a dare inizio, nel 1983, alla costruzione di un nuovo edificio che potesse abbracciare la molteplicità dei servizi richiesti dalle urgenze del territorio. Nello stesso periodo su richiesta del Servizio Socio Educativo Circoscrizionale viene attivato un Centro Socio Educativo Diurno per accogliere, recuperare e accompagnare i minori nelle ore extra scolastiche.
Nel settembre del 1998 il Ministero della Pubblica Istruzione concede la parifica della Scuola Primaria e in seguito la parità scolastica.
Nel 1999, mediante un progetto di continuità educativa con la Scuola dell’Infanzia si avvia la sezione Primavera e l’Asilo Nido.
Attraverso i servizi su menzionati e le competenze professionali dei docenti e degli educatori, religiosi e laici, l’Istituto offre alle famiglie qualità educativa e garanzia nella formazione culturale, religiosa e sociale nel rispetto delle normative scolastiche e del carisma proprio della famiglia religiosa.

Profilo Storico

La Famiglia Religiosa, della Suore Minime della Passione, ha origine a Cosenza (Italia), il 17 gennaio 1928 da Elena Aiello (1895-1961), alla quale si unisce come prima compagna Luigina Mazza (1892-1967).

Con la semplicità, l’umiltà ed il senso di disponibilità a Dio, Elena e Luigina, mosse dallo Spirito, giungono a Cosenza prendendo dimora nella casa di Vico II Rivocati, uno dei quartieri più trascurati della città, per servire i figli del popolo. E’ così che, rispondendo alle necessità morali e materiali di questa porzione della Chiesa Cosentina, comincia a delinearsi il progetto di una “nuova missione” a favore dei più deboli ed indifesi. Illuminate e guidate dalle autorità diocesane, danno inizio all’opera di carità, alla quale consacrano tutta la loro esistenza.

Nei primi anni di fondazione l’Istituto adotta le Costituzioni dei Terziari Minimi, attingendo alla spiritualità di San Francesco da Paola.
Viene eretto a Congregazione religiosa con il Decreto n. 207–460.139, il 2 gennaio 1948, da Pio XII, è nella stessa data che è approvato il primo testo delle Costituzioni.
Il rinnovamento promosso dal Concilio Vaticano II porta alla revisione ed aggiornamento del testo costituzionale. Prendendo sempre più coscienza della natura apostolica, l’Istituto cerca di chiarire e meglio definire la propria identità secondo il carisma delle origini. La Famiglia religiosa delle Suore Minime è presente nella Chiesa per rispondere alle esigenze della carità evangelica attraverso la contemplazione della Croce di Cristo. Secondo l’intenzione originaria di madre Elena, la carità, alimentata dal sacrificio e dalla preghiera, deve costituire la “ragione di vita” del suo stesso Istituto.

Fedeli al carisma della Madre Fondatrice le sue figlie si prodigano per il Regno di Dio in Italia, all’estero e in terra di missione soccorrendo, spiritualmente e materialmente, gli umili, i poveri e particolarmente l’infanzia bisognosa.

Carisma e missione

L’Istituto delle Suore Minime della Passione, ha avuto origine, per un dono dello spirito da Elena Aiello, è per sua specifica vocazione dedito dell’apostolato tra i poveri. Si propone di rendere gloria a Dio nella Chiesa, mediante un servizio umile, semplice e gioioso a favore delle categorie più deboli ed indifese, in particolare dell’Infanzia bisognosa..

“Sull’esempio di Maria, associata al sacrificio della Croce, le Suore Minime si uniscono alla missione redentiva di Cristo, servendo i fratelli con l’amore preferenziale della Madre Fondatrice che diceva: ” … i poveri e chiunque è nel bisogno sono i nostri migliori amici”.

“Valorizzando la ricchezza del carisma fondato sulla carità e, spinte dall’amore di Cristo, l’Istituto si apre alle molteplici forme di povertà nei seguenti settori:

  • Centri educativi-promozionali;
  • Scuole;
  • Case di riposo per anziani;
  • Case famiglia;
  • Case di accoglienza per donne in difficoltà;
  • Evangelizzazione, catechesi, animazione liturgica;
  • Pastorale familiare e vocazionale;
  • Azione missionaria;
  • Soggiorni estivi e campi scuola, per educare, promuovere ed evangelizzare.

I valori cristiani e la disciplina che caratterizzano la nostra scuola entrano a far parte della vita dei ragazzi e accrescono lo spirito di appartenenza

"Valorizzando la ricchezza del carisma fondato sulla carità e, spinte dall'amore di Cristo".

Ci impegnamo a promuovere la continuità del processo educativo. Offriamo un percorso formativo unico, accompagnando i nostri studenti in tutte le fasi di crescita

Fondatrice

Cenni biografici su Madre Elena Aiello

Madre Elena Aiello nasce a Montalto Uffugo – Cosenza (Italia) il 10 aprile 1895. Quarta di dieci figli cresce in un ambiente familiare profondamente cristiano. Fin da bambina, presa dal desiderio di consacrarsi al Signore, manifesta un particolare trasporto per la preghiera e la penitenza.
Nel gennaio 1928, con la collaborazione di Luigina Mazza, fonda a Cosenza l’Istituto delle “Suore Minime della Passione di N.S.G.C.”.
Per sé e le sue figlie Madre Elena sceglie come modello di vita la Passione del Signore e il primato della carità testimoniato da S. Francesco da Paola.

Umiltà, carità e sacrificio sono le basi su cui madre Elena edifica la sua famiglia religiosa che, si inserisce nella missione della Chiesa per risanare il tessuto sociale del suo tempo e soccorrere i fratelli più deboli e disagiati, in modo specifico l’infanzia bisognosa.
Dopo una vita interamente donata al servizio della carità, consumata nella sofferenza e nell’offerta di sé, Madre Elena muore a Roma il 19 giugno 1961. Le sue spoglie mortali sono custodite e venerate nella cripta della Cappella della casa madre del suo istituto in Cosenza – via dei martiri, 9.

Dopo il processo informativo sulla eroicità delle virtù, aperto nella Chiesa Cattedrale di Cosenza il 15 aprile 1982 ed ivi concluso il 7 febbraio 1987, Sua santità Giovanni Paolo II dichiara “Venerabile” Madre Elena Aiello il 22 gennaio 1991, nel trentesimo della sua nascita al cielo. L’8 settembre 2011  nell’esultanza della Chiesa viene proclamata beata.

Vivendo il carisma originario, le sue figlie si prodigano per la crescita del Regno di Dio in Italia, all’estero e in terra di missione.

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